Un po’ di storia

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II nostro Istituto, situato nel centro storico della città, opera in zone complesse e difficili (dalla zona Mercato al problematico Rione Sanità sino a zone limitrofe come Materdei e Arenella abbracciando tre vastissime municipalità diverse ed eterogene).
Piazza del Mercato(già Foro Magno), (detta comunemente piazza Mercato) è una delle piazze storiche di Napoli, situata nel quartiere Pendino, a pochi passi dal quartiere Mercato. Gli Angioini ne fecero un grande centro commerciale cittadino.
La piazza, poi, è particolarmente celebre per essere stata il luogo dove ebbe inizio la rivoluzione di Masaniello. La sede amministrativa del nostro Istituto è il complesso del Carminiello.
Già nel 1611 venne affidato all’ordine dei Gesuiti, che ne fece un polo significativo per l’istruzione del popolo. Nel 1769 Ferdinando IV di Borbone lo trasformò in Conservatorio femminile e scuola popolare di arti e mestieri. Nel tempo il Collegio divenne una vera e propria scuola – fabbrica, e tale rimase fino alla metà dell’Ottocento. Nel periodo post‐unitario la struttura cadde in uno stato di grave degrado.

Le Suore di Carità dell’Immacolata Concezione sono state presenti nel Collegio “Carminiello “ dal 1902 al 1968. A partire dai primi anni settanta, il complesso, confermando la continuità d’uso, è diventato sede della nostra attività scolastica.
Il Borgo dei vergini sino alla Sanità, ove opera il plesso di Santa Maria Antesaecula è forse il più ricco di architettura e di storia. Vi sono presenze greche a molti metri sotto terra, architetture affascinanti sotto via dei Cristallini, Santa Maria Antesaecula, via dei Vergini; vi sono presenze paleocristiane prestigiose: le catacombe di San Gennaro, di S. Severo, di S. Gaudioso. Oggi restano testimonianze prestigiose negli ipogei di Via Cristallini e nei complessi catacombali di San Gaudioso, San Severo, San Gennaro e l’ossario delle Fontanelle nelle cui vicinanze vi è il plesso di Santa Maria alle catene delle Fontanelle che raccoglie il bacino d’utenza proveniente dalla limitrofa Materdei.
Anche da una disamina necessariamente veloce ed incompleta come questa
emerge la complessità del territorio entro cui opera l’Istituto “D’Este‐Caracciolo”; anch’esso si confronta con un sostrato ricco di storia e di cultura ed una platea scolastica mediamente insensibile alla valorizzazione ed alla coscienza critica di esso.
Pertanto, uno degli intenti della scuola è proprio quello di coltivare un diverso sentimento di appartenenza territoriale, che induca i ragazzi a riconoscersi nella loro storia migliore, piuttosto che nella degenerazione moderna.

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